Nel 2019 l’industria delle materie plastiche negli Stati Uniti ha raggiunto un valore di 432 miliardi di dollari nelle esportazioni e occupato oltre un milione di persone, valori che salgono rispettivamente a 549,5 miliardi di dollari e 1,5 milioni se si considera anche la filiera a monte. Questi, in sintesi, alcuni dei dati salienti dell’edizione 2020 di "Size & Impact Report", pubblicazione annuale di Plastics Industry Association (Plastics).
A livello di singoli stati, la forza lavoro dell’industria della plastica della California e la più numerosa, con 79700 lavoratori nel 2019. Al secondo e al terzo posto si posizionano rispettivamente l’Ohio con 74500 addetti e il Texas con 71400 lavoratori. Indiana e Michigan, invece, si contraddistinguono per la più alta concentrazione di occupati nell’industria delle materie plastiche, ciascuno con 16 addetti ogni 1000 lavoratori non agricoli.
"La plastica è uno dei materiali più avanzati e utili che l'umanità abbia mai creato, capace di contribuire a una vita più lunga, più sana e migliore per le persone in tutto il mondo. Ed è anche abbastanza importante in termini economici per tutta la popolazione del nostro Paese", ha affermato Tony Radoszewski, presidente e CEO di Plastics Industry Association.
"Per proteggere i posti di lavoro e l'ambiente, noi di Plastics sosteniamo il miglioramento delle infrastrutture nazionali e internazionali per recuperare, riciclare e riutilizzare più materiale. Ciò contribuirebbe a preservare ed estendere i vantaggi della plastica e dei prodotti in plastica e a far crescere innovazione, occupazione ed economia, fondamentali per l'attuale ripresa", ha proseguito Radoszewski.
“La plastica è un materiale vitale e nel 2019 il 79% dei prodotti è stato utilizzato per consumo personale. La plastica per i beni di consumo essenziali come imballaggi alimentari, sanitari o per la cura personale continuerà a registrare una domanda in salute”, ha aggiunto Perc Pined, direttore economico di Plastics.