
Nonostante un contesto di mercato persistentemente difficile, Covestro ha continuato a perseguire con rigore la sua strategia di trasformazione nel corso di tutto il 2024. Le vendite sono diminuite dell'1,4% a 14,2 miliardi di euro, principalmente a causa dei bassi prezzi di vendita, l'Ebitda è rimasto sostanzialmente stabile, scendendo dello 0,8% a 1,1 miliardi di euro e l'utile netto è stato pari a -266 milioni di euro. Le emissioni di gas serra sono scese a 4,7 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti, principalmente grazie agli interventi nei siti produttivi di Leverkusen, Dormagen, Uerdingen e Brunsbüttel (Germania) e Baytown (Stati Uniti).
“Abbiamo messo in atto fermamente la nostra strategia nel 2024 e abbiamo proseguito a tutta velocità con la nostra trasformazione, nonostante le sfide che l'intera industria chimica ancora una volta ha dovuto affrontare”, ha affermato Markus Steilemann, CEO di Covestro. “In particolare, il miglioramento della disponibilità dei nostri impianti ci ha consentito di aumentare significativamente i volumi venduti. Stiamo proseguendo con determinazione lungo questo percorso, creando le basi per una crescita a lungo termine con investimenti mirati in competitività e tecnologie sostenibili per il futuro”.

(Foto Covestro)
Componente chiave della trasformazione di Covestro è risultato il potenziamento delle capacità produttive, in particolare nei siti di Baytown (Stati Uniti), Shanghai (Cina) e Tarragona (Spagna). Ulteriori investimenti per aumentare l'efficienza energetica e quindi la competitività produttiva sono stati effettuati anche presso lo stabilimento di Dormagen (Germania), mentre recentemente ha annunciato l’espansione del sito a Hebron (Stati Uniti) con un investimento di alcune centinaia di milioni di euro. Qui l'azienda mira ad aumentare le capacità produttive di policarbonati differenziati nel segmento Solutions & Specialties e la produzione dovrebbe essere avviata entro la fine del 2026.
Parallelamente, Covestro prosegue nella transizione verso un'economia circolare e a ottimizzare i processi interni. Attraverso il programma "Strong", mira a risparmiare 400 milioni di euro in tutto il mondo ogni anno entro il 2028 mediante digitalizzazione e adeguamenti strutturali. A tale riguardo Christian Baier, CFO di Covestro, ha affermato che "non possiamo influenzare le condizioni esterne del mercato, ma possiamo controllare come rispondere a esse. Ecco perché abbiamo utilizzato il 2024 per rendere i nostri processi più efficienti e migliorare la nostra resilienza. Digitalizzazione e intelligenza artificiale svolgono un ruolo chiave in questo e anche nel 2025 continueremo a ottimizzare le nostre strutture per rendere Covestro adatta al futuro".

(Foto Covestro)
Lo scorso ottobre Covestro ha firmato un accordo di investimento con Adnoc, che ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto volontaria di 62 euro per azione a tutti gli azionisti di Covestro. A seguito di ulteriori acquisizioni successive, alla fine del 2024 la partecipazione dell’acquirente è arrivata a una quota del 91,58% del capitale azionario di Covestro. Adnoc ritiene Covestro fondamentale per il suo business nei materiali ad alte prestazioni e nei prodotti chimici speciali, di cui condivide la visione strategica per diventare completamente circolare. L'acquisizione è considerato da Adnoc un passo importante nella sua strategia per diventare una delle prime cinque aziende chimiche al mondo.
Le vendite nel segmento Performance Materials sono salite a 7 miliardi di euro. Mentre un'efficace ripresa dei volumi del 12% ha spinto le vendite, una situazione di mercato debole con eccesso di offerta ha pesato sui prezzi di vendita e sui margini. Il segmento Solutions & Specialties ha registrato un calo del 3,6% delle vendite a 7 miliardi di euro a causa di prezzi di vendita medi più bassi abbinati a prezzi delle materie prime più bassi.
Secondo le previsioni, le condizioni economiche rimarranno difficili anche nel 2025 e in questo contesto Covestro anticipa un Ebitda tra 1 e 1,6 miliardi di euro per l’intero anno fiscale, che dovrebbe attestarsi tra 50 e 150 milioni di euro nel primo trimestre del 2025.