Amut, fondata nel 1958, è un’azienda globale che si occupa di progettazione e produzione di sistemi per la lavorazione e il riciclo delle materie plastiche oltre che per trattamento, riciclo, selezione e recupero dei rifiuti. Nel corso della sua lunga storia industriale, Amut si è costantemente evoluta con l’obiettivo di costruire una gamma sempre più ampia di impianti chiavi in mano per l’estrusione e il riciclo di alta qualità e i relativi servizi. La sede centrale si trova a Novara con uno dei due stabilimenti produttivi, il secondo dei quali è invece a Candelù, in provincia di Treviso. Vista la consistente attività sui mercati internazionali, Amut dispone di uffici e centri assistenza dislocati tra Canada e Sud Est Asiatico, a cui si aggiunge un'efficiente rete di agenti in tutto il mondo. Ne parla Piergianni Milani, presidente di Amut, che racconta su quali tecnologie punta l’azienda in questo periodo, considerando che Amut dispone di una vasta gamma produttiva che include diverse tecnologie, in particolare linee di estrusione, cast e impianti integrati di selezione e lavaggio.
Linee di estrusione e cast
“Guardando alle linee di estrusione”, esordisce Milani, “l’attenzione di Amut si focalizza oggi principalmente sulla produzione di linee di estrusione per foglie per imballaggio, membrane impermeabilizzanti per uso civile, lastre e foglie per uso industriale. Settori importanti, che ci vedono leader nella produzione di impianti ad alta portata e qualità elevata. Guardando alle linee cast, queste hanno beneficiato di una sempre maggiore automazione e controllo della qualità in automatico. La nostra linea oggi è come un’isola produttiva autosufficiente. Il cliente deve in pratica alimentare solo le materie prime, poiché la linea gestisce in automatico la produzione, la qualità, grazie alla ripetibilità di ogni singola ricetta, il recupero, il riutilizzo immediato dei refili, il controllo dello spessore/peso di ogni singola bobina e il suo l’imballaggio.
Automazione e sviluppo interno
Amut dispone di soluzioni di automazione delle linee che consentono un controllo automatico e continuo del prodotto, tema su cui Milani sottolinea le competenze interne presenti in azienda. “Stimolata dalle esigenze di Industria 4.0, l’automazione è oggi una necessità per compensare la sempre maggiore difficoltà di tutti i mercati a trovare operatori abili, soprattutto nei paesi a elevato costo di manodopera. Il modello di automazione di Amut è basato su software, sviluppato internamente, che permette non solo il raggiungimento di ottime prestazioni anche in presenza di operatori non esperti, ma è basato su un paradigma aperto, facilmente implementabile in base alle richieste di personalizzazione del cliente. A titolo di esempio, nelle linee foglia sono state introdotte le funzioni denominate EasyStart, Easy Thickness e Easy Change che permettono di far partire la linea ed entrare in produzione in pochi minuti con la possibilità di cambiare lo spessore in automatico e iniziare il prodotto successivo, una volta terminato il lotto produttivo“.
Sostenibilità che parte dall’innovazione tecnologica e di prodotto
Nel mondo della plastica la sostenibilità è un tema centrale e Amut non fa eccezione, con lo sviluppo di una serie di soluzioni tecnologiche ad hoc. “Amut è in prima linea, con un ruolo da protagonista nella transizione verso un’economia circolare grazie alle tecnologie di riciclo il cui obiettivo principale è evitare la dispersione e la distruzione di materie prime essenziali e indispensabili”, afferma ancora Milani. “Questo a dispetto della tendenza a vedere nella plastica il male assoluto, ignorando l’assenza di credibili alternative. A oggi non esistono infatti materiali capaci di ridurre l’impatto ambientale a fronte delle stesse qualità di barriera e protezione del consumatore e il problema non si risolve certo con la sostituzione della plastica monouso con la carta. La domanda del mercato guarda a tecnologie incentrate sul riciclo della plastica, con l’obiettivo di aderire alle direttive e ai regolamenti europei orientati alla sostenibilità, che però puntano sul riuso di materiali plastici da post-consumo. In questo scenario, le nostre tecnologie di punta riguardano in prevalenza impianti di selezione e lavaggio di materiale da raccolta post-consumo PET-HDPE-PP e LDPE/film. Con una capacità produttiva fino a 6.000 kg all’ora, la nostra offerta è costituita da macchinari progettati per garantire alta efficienza di processo con bassi consumi e una elevata qualità del prodotto finale”.
Le soluzioni a catalogo sono quindi basate su macchinari progettati in Amut e disegnati nel segno della massima efficienza, partendo dalla selezione del materiale in ingresso, includendo, se necessario, la rimozione delle etichette, comprese le termoretraibili. A questo scopo Amut ha brevettato il De-Labeller, che garantisce la rimozione di tutti i tipi di etichette con un'efficienza dell’85-90%, preservando i colli e i corpi delle bottiglie.
“Il processo si completa con gli impianti di lavaggio delle scaglie, attraverso macchine dedicate come il Turbo Washer e il Friction Washer,” conclude Milani, “che svolgono una profonda azione pulente per rimuovere tutti gli inquinanti. La combinazione di queste macchine permette di trattare materiali particolarmente contaminati, ottenendo risultati eccellenti in termini di resa. Il Friction Washer, anch’esso brevettato, garantisce infine un elevato grado di pulizia con un consumo di acqua irrisorio”.
Percorsi virtuali e innovazione a Plast 2023
Infine, Milani offre alcuni dettagli e anticipazioni sulla presenza di Amut a Plast 2023. “Durante la fiera Plast, nello stand Amut sarà possibile visionare le nostre tecnologie discutendone con i nostri esperti. Lo stand Amut accoglierà i visitatori in un percorso virtuale, nel quale saranno accompagnati in uno spazio coinvolgente e guidati attraverso un'esperienza olistica, in tre diverse aree immersive. Nelle aree tematiche sarà possibile vedere i nostri impianti in 3D, perfettamente funzionanti, attraverso una modalità interattiva, che mostra i macchinari e il processo. Condivideremo a fondo con i clienti le nostre tecnologie, superando le limitazioni date dalla dimensione di macchinari e impianti che non sono altrimenti dimostrabili in un ambiente fieristico”.