Al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del presidente di ENI Lucia Calvosa e dell'amministratore delegato di ENI Claudio Descalzi, si è svolta il 14 ottobre la cerimonia di premiazione degli ENI Award. A partire dall’edizione 2021, ENI, attraverso la sua Scuola per l’Impresa Joule, ha istituito un ulteriore riconoscimento destinato a squadre, spin off universitari e startup volto a favorire l'applicazione, la valorizzazione e il trasferimento delle tecnologie promuovendo nel contempo la creazione di un ecosistema dell’innovazione sostenibile.
A ottener quest’anno l’importante riconoscimento c’è Bi-Rex, startup che ha sviluppato un processo sostenibile per la produzione di biopolimeri. Importante esempio di imprenditoria al femminile, è stata fondata da Monica Ferro e Greta Colombo Dugoni, due ricercatrici del Politecnico di Milano, ed è in fase di industrializzazione del processo grazie al sostegno di un “business angel”. Premiata da Joule nell’ambito dell’edizione 2020 di “StartCup Lombardia”, a partire da gennaio 2021 ha seguito un percorso di incubazione personalizzato a cura di Polihub e con il supporto metodologico di Joule.
Il progetto Bi-Rex, nasce all’interno del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” dall'unione di due progetti di ricerca: lo studio di nuovi solventi sostenibili atossici; lo studio di biopolimeri, in particolare a base di cellulosa. In un anno e mezzo, Bi-Rex ha portato a quattro brevetti e all’ottenimento di importanti finanziamenti. Dopo essere stata selezionata tra i vincitori dell’undicesima edizione di Switch2Product Innovation Challenge, ha infatti vinto il grant di 30 mila euro e il percorso di accelerazione all'interno di Polihub. Inoltre, grazie alle competenze acquisite, Bi-Rex ha ottenuto un finanziamento pre-seed di 160 mila euro da Poli360, fondo di investimenti gestito da 360 Capital Partners, primaria società europea di venture capital.
Il progetto si occupa di valorizzare le biomasse con il fine di ottenere in maniera ecosostenibile prodotti a elevato valore aggiunto, come cellulosa, chitina e lignina. Il progetto si inserisce a pieno titolo nell'ambito dell’economia circolare, riconosciuto anche da Legambiente con la menzione speciale nel premio Innovazione Amica dell’ambiente 2019. Il finanziamento pre-seed permetterà di validare il proof of concept affrontando lo scale up dal laboratorio all'impianto pilota. Questo permetterà di studiare la fattibilità tecnica e la sostenibilità economica su scala industriale.
Giunto alla sua tredicesima edizione, il premio conosciuto anche come il “Nobel dell’Energia”, è considerato un punto di riferimento a livello internazionale per la ricerca e l’innovazione nei campi dell'energia e dell'ambiente. La commissione scientifica, che valuta le ricerche presentate, è composta da scienziati che appartengono ai più avanzati istituti di ricerca a livello mondiale, e negli anni ha visto la partecipazione di sei premi Nobel.