Basato su un processo chimico e meccanico, il sistema Repur lanciato da Saip trasforma, senza inquinare, polveri, truciolare MDF e altri scarti derivanti dalla lavorazione del poliuretano in un materiale dalle elevate proprietà rilavorabile per ottenere prodotti utili. Grazie all’impiego di leganti con formulazioni personalizzate è possibile conferire al prodotto finale le caratteristiche fisiche e meccaniche desiderate.
“Il sistema può aiutare i produttori di pannelli isolanti e slabstock a riciclare le polveri derivanti dalla lavorazione trasformandole in prodotti utili", ha spiegato Luca Ceresa, direttore commerciale di Saip. La prima linea Repur è stata venduta a un primario produttore di pannelli isolanti rigidi e, ha aggiunto Ceresa, “il processo di produzione di pannelli rigidi comporta la formazione di una gran quantità di scarti; i prodotti vengono tagliati, sagomati ecc. e tutto ciò genera
rifiuti che Repur può trasformare in prodotti utili, come ad esempio, stampi per la stampa 3D, materiale per il rivestimento di superfici, pallet, piani cucina, pannelli ecc.”.
Repur, impianto per il riciclaggio delle polveri, prevede varie fasi: il prelievo della polvere, l’aggiunta di un pre-polimero e di un catalizzatore, la mescola e la posa nello stampo per la polimerizzazione, che avviene a una temperatura tra 40 e 50°C. L’impasto liquido è costituito da circa il 70% di rimacinato, il 23% di legante e il 7% di indurente. Oltre agli scarti di poliuretano, il sistema è in grado di lavorare altri materiali che ovviamente siano compatibili con la chimica dei leganti poliuretanici.