Il tema della sostenibilità è sempre più centrale nelle strategie di sviluppo e posizionamento di mercato di molte imprese, sebbene vi siano diverse interpretazioni del concetto di sostenibilità e vari modi di declinare lo stesso in azioni concrete.
Le prestazioni di un’organizzazione, in relazione agli ambiti in cui opera e al suo impatto sull’ambiente, sono diventate una componente critica della misurazione da parte dei rispettivi stakeholder delle sue prestazioni e del valore generato.
In tale contesto IIP ha sviluppato progetti, iniziative formative e servizi specifici per il settore delle materie plastiche, con l’opportunità di estensione dei medesimi ad altri settori per le tematiche più trasversali.
Per esempio, da gennaio 2020, IIP ha avviato sotto il proprio coordinamento il progetto PRINCE, finanziato nell’ambito del bando di Regione Lombardia denominato “Call Hub Innovazione”, che vede coinvolti un inventor di tecnologie innovative relative al processo di rigenerazione dei polimeri termoplastici e sei aziende specializzate nella realizzazione di macchinari ed attrezzature per le materie plastiche. La finalità del progetto è quella di contribuire allo sviluppo sostenibile dei materiali plastici - in logica di economia circolare - tramite l’introduzione di una tecnologia innovativa per la migliore gestione dei rifiuti plastici, in particolare del PET da bottiglia, che mira ad aumentare la frazione recuperabile in modo economicamente interessante ed energeticamente efficiente per il suo reintegro nel mercato come rPET. È stato sviluppato e industrializzato un impianto pilota in grado di produrre, direttamente e su di un’unica linea di trasformazione, 5 diversi manufatti industriali finiti a partire da scaglie prelavate di rPET, con significativa riduzione delle classiche limitazioni del processo di estrusione monovite di rPET.
I temi della circolarità della filiera, della sostenibilità e del valore indiscutibile delle materie plastiche sono sempre più al centro delle iniziative dell’Istituto, come testimoniano la grande diffusione sul mercato del marchio PSV (Plastica Seconda Vita, promosso per conto di IPPR), dello schema di certificazione ISCC Plus, oltre ai marchi proprietari QPCAA e PlasticAvalore, a riprova della ferma volontà di supportare il settore industriale di riferimento nel perseguire al meglio percorsi virtuosi di circolarità.
Inoltre, la recente creazione in varie organizzazioni della figura del Sustainability Manager - e di profili simili più tecnici a supporto di tale ruolo - ha offerto a IIP l’opportunità di progettare percorsi innovativi di formazione volti allo sviluppo di tale figura, spaziando dalla analisi del mercato delle materie prime con specifico focus sui materiali da fine vita all’approfondimento delle metodologie più efficaci, anche in relazione alle specifiche norme, per la selezione e gestione di un parco di fornitori duraturo e strategico, di adeguata convenienza economica e qualità del rapporto, non dimenticando un’ampia overview sul processo industriale e sulle opportunità di qualificazione e certificazione di processi e prodotti collegati (per maggiori informazioni consultare il programma dell’Executive Master per Sustainability Manager & Practitioner).
Infine IIP ha progettato un servizio di Assessment utile a valutare il livello d’integrazione nel business model delle imprese dei temi fondamentali definiti nella norma ISO 26000, al fine di fornire al Senior management e agli organi di governo dell’azienda un quadro di riferimento di strengths & weaknesses della propria organizzazione e del proprio business model in tema di sostenibilità (per maggiori informazioni consultare la pagina di dettaglio sul tema).
IIP ritiene che tali percorsi e strumenti potranno supportare le aziende nella crescita della loro “responsabilità sociale” anche e soprattutto in questo ambito, combattendo con azioni concrete i continui attacchi di puro greenwashing di cui soffre da tempo il mondo delle materie plastiche.