L'evoluzione tecnologica e organizzativa sta portando ottimi risultati sul fronte della raccolta differenziata. L'esperienza e i risultati raggiunti, soprattutto nel triveneto, confortano gli esperti e l'opinione pubblica per quanto riguarda la possibilità concreta di raggiungere, mantenere e superare gli obiettivi di raccolta imposti dalla legge.
L'adozione, nei sistemi di raccolta porta a porta, della separazione del rifiuto secco dal rifiuto organico, che ha consentito la valorizzazione completa di entrambe le tipologie di rifiuto, ci sta portando, in alcune zone del nostro Paese, a livello dei migliori partner europei. Il recupero e il riciclo dei materiali raccolti ha dunque una strada segnata che non dovremo far altro che seguire. Ma c'è ancora spazio per ottimizzare le possibilità di recupero e riciclo degli imballaggi in plastica.
Per sua natura la plastica è poliedrica, con molte "anime". La presenza dei diversi tipi di plastiche nei rifiuti urbani richiede grande attenzione per poterle trasformare tutte in nuova materia prima, e quindi in nuova risorsa. Infatti, da quasi un ventennio, il PET e l'HDPE hanno un loro circuito di riciclo ben definito, mentre per le plastiche miste (il cosiddetto Plasmix) si stanno solo recentemente ampliando le possibilità di riciclo e recupero.
Da alcuni anni Idealservice e Corepla hanno avviato e consolidato l'attività di riciclo delle plastiche miste (provenienti dal residuo delle attività di selezione dei rifiuti di imballaggio del sistema Corepla) finalizzata alla produzione di granulo e di agente riducente per acciaieria (il c.d. SRA - Secondary Reduce Agent, acronimo inglese dell'agente riducente secondario), che sostituisce completamente il coke metallurgico.
In particolare, quest'ultima attività, unica in Italia, fornisce lo SRA a una delle più importanti acciaierie danubiane, l'austriaca VoestAlpine di Linz, sovente presa a modello in Italia come esempio virtuoso di rapporto con l'ambiente e con gli abitanti del territorio. L'uso dello SRA infatti, sta portando consistenti vantaggi ambientali in termine di riduzione di CO2 emessa e di mancato conferimento degli scarti nelle discariche, con concreti vantaggi economici per chi lo utilizza soprattutto in termini di risparmio sull'acquisto della materia prima. Una possibilità che, anche in Italia, potrebbe aprire nuovi mercati portando soprattutto concreti vantaggi ambientali (si pensi agli impianti siderurgici di Taranto, Piombino e Trieste). La politica di recupero attuata da Idealservice e Corepla costituisce quindi un valido esempio per rappresentare il noto principio della fisica "Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma".
Alla conferenza stampa organizzata da Corepla il 7 novembre, in occasione della fiera Ecomondo, Edo Ronchi (presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile e membro del Consiglio Nazionale per la Green Economy) ha dichiarato: "Giudico interessante la sperimentazione effettuata dalla cooperativa Idealservice, sotto la regia di Corepla, relativamente al recupero delle plastiche miste. Per quel che riguarda il mercato italiano ci sono ancora alcuni punti critici dovuti all'attuale legislazione che, a differenza di quella austriaca, non consente il pieno uso dello SRA nei processi di produzione siderurgica. Auspichiamo che il successo di questa sperimentazione possa aprire nuove prospettive anche in Italia".