La società petrolchimica Karpetneftekhim, parte del gruppo petrolifero russo Lukoil e unico produttore di PVC e polietilene in Ucraina, ha sospeso la produzione presso il sito di Kalush, nonostante la cittadina si trovi nella parte occidentale del paese, lontano dalla regione interessata dalla crisi di Crimea. La decisione è stata presa a fronte della grave situazione politica ucraina e ha portato alla sospensione dei colloqui con i funzionari statali sulle concessioni fiscali e doganali.
Per tagliare i costi di produzione di Karpetneftekhim e migliorarne la competitività, Lukoil stava negoziando con l'amministrazione del presidente deposto Viktor Yanukovych. Ad aprile 2013, la società aveva raggiunto un accordo per riavviare l'impianto fermo da oltre sei mesi per il disaccordo verso la politica doganale e le tasse imposte da governo ucraino. Le parti avevano siglato un'intesa che consentiva a Lukoil di condurre il sito a costi produttivi accettabili. A settembre dello scorso anno era ripartita la produzione di polietilene e a novembre quella di PVC. Il sito avrebbe dovuto riprendere la piena operatività entro aprile 2014.
Prima dei recenti avvenimenti politici in Ucraina, i ministri si erano trovati d'accordo per garantire a Karpetneftekhim, considerata vitale per l'economia regionale e nazionale, nuove concessioni riguardo ai costi di trasporto e del gas. Ma l'impianto è stato nuovamente fermato a fine gennaio. "Siamo prigionieri della situazione politica del paese", ha dichiarato Leonid Fedum, vicepresidente dello sviluppo strategico di Lukoil. Secondo i piani di Vagit Alekperov, presidente di Lukoil, una volta che il nuovo governo ucraino si sarà definitivamente insediato, la società potrebbe riprendere i negoziati per ottenere ulteriori concessioni allo scopo di migliorare la redditività di Karpetneftekhim.
Nel frattempo, il produttore polacco di imballaggi Plast-Box, con due impianti per la produzione di contenitori in polipropilene a Chernihiv, a nord della capitale ucraina Kiev, ha assicurato ai propri clienti che la crisi non sta avendo conseguenze sulla propria produzione.