Basterà il terzo mese consecutivo con andamento positivo dell’export a fornire la tanto necessaria iniezione di fiducia ai costruttori italiani di macchine per materie plastiche e gomma? Almeno a livello statistico, si può iniziare a credere nella tanto auspicata ripresa - o quanto meno a un’inversione di tendenza - della produzione, sostenuta proprio dalle vendite all’estero, che notoriamente rappresentano una quota media sul fatturato anche superiore al 65%.
L’elaborazione di Assocomaplast, (l’associazione nazionale di categoria, aderente a Confindustria, che raggruppa circa 160 aziende) dei dati Istat relativi al commercio estero nel primo trimestre del 2014 evidenzia, infatti, una crescita delle forniture oltreconfine di quasi nove punti percentuali rispetto al gennaio-marzo 2013; particolarmente sostenute sono state quelle di estrusori e macchine per soffiaggio, solo per citare le tipologie più rappresentative.
Alla progressione del valore complessivo dell’export contribuisce l’incremento a due cifre delle vendite verso alcuni importanti paesi, in primo luogo la Cina. Altre variazioni positive di rilievo riguardano le vendite di tecnologia italiana verso importanti destinazioni come la Repubblica Ceca, il Messico, gli Stati Uniti, la Russia e la Turchia. Al contrario, frenano le esportazioni verso il Brasile, mentre l’India presenta un andamento (+4%) al di sotto della media.
Ancora debole, invece, seppure in misura più attenuata rispetto ai mesi scorsi, il flusso delle importazioni, sintomo di un mercato interno che ancora fatica a trovare slancio.
L’elaborazione di Assocomaplast, (l’associazione nazionale di categoria, aderente a Confindustria, che raggruppa circa 160 aziende) dei dati Istat relativi al commercio estero nel primo trimestre del 2014 evidenzia, infatti, una crescita delle forniture oltreconfine di quasi nove punti percentuali rispetto al gennaio-marzo 2013; particolarmente sostenute sono state quelle di estrusori e macchine per soffiaggio, solo per citare le tipologie più rappresentative.
Alla progressione del valore complessivo dell’export contribuisce l’incremento a due cifre delle vendite verso alcuni importanti paesi, in primo luogo la Cina. Altre variazioni positive di rilievo riguardano le vendite di tecnologia italiana verso importanti destinazioni come la Repubblica Ceca, il Messico, gli Stati Uniti, la Russia e la Turchia. Al contrario, frenano le esportazioni verso il Brasile, mentre l’India presenta un andamento (+4%) al di sotto della media.
Ancora debole, invece, seppure in misura più attenuata rispetto ai mesi scorsi, il flusso delle importazioni, sintomo di un mercato interno che ancora fatica a trovare slancio.