Una linea ibrida per l’estrusione di membrane impermeabilizzanti tristrato in PVC flessibile (F/PVC) o TPO, con larghezza di 2200 mm e spessore da 1 a 3 mm, è stata recentemente messa a punto da Amut per un importante trasformatore turco. La linea è caratterizzata da viti dal design speciale, grazie al quale è possibile passare dalla lavorazione di un materiale all’altro senza doverle sostituire, e, soprattutto, da una calandra a doppia entrata. Quest’ultima consente la produzione, in un unico passaggio, di membrane con configurazione “sandwich”, con strati esterni, inserimento e accoppiamento di un rinforzo in poliestere o in fibra di vetro e un rivestimento “fleece-back”. La membrana, infatti, presenta una rete interna di rinforzo e un tessuto inferiore, il fleece-back appunto, con funzione di protezione e supporto.
La capacità totale della linea si attesta a circa 1800 kg/ora e a 125 kg/ora rispettivamente con l’F/PVC e con il TPO, che si traducono in una produttività annua superiore a 4 milioni di metri quadri di membrana. Un misuratore di spessore, un gruppo di avvolgimento automatico per realizzare bobine jumbo e commerciali (custom roll) e un sistema PC/PLC per il controllo di tutte le funzione della linea completano il corredo di dotazioni.
Lo sviluppo di questo tipo di impianti da parte del costruttore novarese è dettato dalla sempre più diffusa tendenza a realizzare impermeabilizzazioni basate su soluzioni sintetiche, anziché bitumose. Questo grazie alla possibilità di lavorare materiali in grado di conferire alle membrane utilizzate a tale scopo migliori caratteristiche fisiche e maggiori prestazioni tecniche, ottemperando a quanto previsto dagli standard internazionali e assecondando le specifiche esigenze del settore delle opere civili.