Dall’inizio del 2016, in Cina è in vigore una nuova normativa, emanata dal Ministero dell’Industria, che regola l’attività di riciclo delle materie plastiche. Tra le varie prescrizioni, che riguardano la localizzazione delle aziende, le loro dimensioni, la loro sicurezza ecc., le imprese vengono suddivise in tre categorie.
La prima include i riciclatori di bottiglie in PET, che devono avere una capacità minima di processo di 30 mila t/anno, nel caso di società di nuova costituzione, e di 20 mila t/anno, se si tratta di aziende già esistenti. La seconda comprende i riciclatori di scarti vari, che devono rispettare le medesime capacità fissate per la prima categoria. La terza racchiude i produttori di granuli da plastiche riciclate, che devono garantire una capacità minima di 5000 t/anno (se nuove imprese) o di 3000 t/anno (se già operanti).
Quanto ai consumi energetici, le prime due categorie non devono eccedere 500 kW e 1,5 t di acqua per ogni tonnellata di materiale plastico recuperato, mentre la terza categoria non deve superare 500 kW e 0,2 t di acqua.