Nella prestigiosa sede del Corriere delle Sera, il 15 aprile si è svolta la serata conclusiva dell’Oscar dell’Imballaggio. Premiate le aziende che hanno sviluppato gli imballaggi con le migliori prestazioni in campo ambientale, senza dimenticare la qualità progettuale e l’innovazione tecnologica.

L’edizione 2016 del concorso - patrocinata da Altroconsumo, Ipack-Ima 2018 e Politecnico di Milano, Scuola del Design -  è stata dedicata interamente al tema della sostenibilità, che nel packaging significa adottare azioni di prevenzione, come quelle promosse da Conai: riutilizzo degli imballaggi, risparmio di materia prima, utilizzo di materiale riciclato/recuperato, facilitazione delle attività di riciclo, ottimizzazione della logistica, semplificazione del sistema imballo e ottimizzazione dei processi produttivi. Oltre al ridotto impatto ambientale degli imballaggi, ne è stata valutata anche l’innovazione, dal punto di vista delle tecnologie e dei materiali, e la funzionalità, in termini di progettazione e design. 19 i packaging finalisti, che, nel rispetto della “Carta etica del packaging”, si sono ispirati ai principi di responsabilità, equilibrio, sicurezza, accessibilità, trasparenza, informazione, contemporaneità, lungimiranza, educazione e sostenibilità. 8 i vincitori così ripartiti: 4 nella categoria “Ambiente”, 2 ex aequo nella sezione speciale “Innovazione Tecnologica”, 1 nella sezione particolare “Quality Design” e 1 nella categoria “Over All” della giuria, presieduta da Mario Grosso del Politecnico di Milano e da membri provenienti da laboratori di analisi, università (Bocconi e Politecnico di Milano), agenzie di comunicazione, società di consulenza specifica del settore e rappresentanti dei consumatori.

“L’Oscar dell’Imballaggio, giunto alla sua 59a edizione, è una manifestazione annuale ideata dall’Istituto Italiano Imballaggio con lo scopo di aprire una finestra sul mondo del packaging coinvolgendo produttori e utilizzatori e premiare gli imballaggi che esprimono le principali innovazioni in campo tecnologico, del design e in merito alla sostenibilità”, ha commentato Antonio Feola, presidente dell’Istituto Italiano Imballaggio.

“Progettare a monte un imballaggio con caratteristiche di ecodesign significa garantire una maggiore riciclabilità dell’imballaggio a valle. Da sempre siamo attivi nel promuovere la sostenibilità ambientale del packaging attraverso la diffusione di azioni di prevenzione che quest’anno sono state impiegate come linee guida per la premiazione dei casi più virtuosi dell’Oscar. Nel prossimo futuro agiremo anche sulla diversificazione del contributo ambientale per gli imballaggi in plastica, superando la logica del contributo unico a vantaggio delle aziende che produrranno e utilizzeranno imballaggi più riciclabili. Inoltre, anche quest’anno abbiamo predisposto il bando prevenzione, a cui invitiamo a partecipare tutte le aziende consorziate che hanno rivisto il proprio packaging in ottica di innovazione e sostenibilità ambientale”, ha dichiarato Walter Facciotto, direttore generale di Conai.

“L’utilizzo di un approccio di analisi del ciclo di vita (LCA) - dalla produzione allo smaltimento - unitamente a un’azione di comunicazione riguardante il corretto conferimento dell’imballaggio una volta esaurite le proprie funzioni sono le principali leve sulle quali agire per rendere concreta l’attività di recupero/riciclo e ottenerne un vero beneficio ambientale ed energetico. Sono stati questi i principali parametri ai quali ci siamo ispirati per la scelta dei migliori casi di packaging da premiare in questa edizione dell’Oscar, in particolare riguardo alla sezione ambiente”, ha concluso Grosso.

 

I premiati

Nella categoria “Ambiente”, Davines è stata premiata per i 19 grammi di plastica in meno per il flacone Activator in polietilene. Secondo la giuria il punto di forza ambientale del nuovo flacone è il risparmio di materia prima. L’innovazione risulta particolarmente significativa in quanto collocata nell’ambito dei prodotti per uso professionale, generalmente poco soggetti a innovazione. La struttura “schiacciabile” rende il flacone accessibile facilitando l’utilizzo del contenuto ed evitando lo spreco di prodotto. Il design è equilibrato.

Nella stessa categoria, Goglio è stato premiato per Fres-Co Spready, dispenser integrato stand up in polietilene per prodotti granulari da dosare, che punta sul risparmio di materia prima e sulla riciclabilità, data dalla scelta monomateriale. Per la giuria, quindi, la tendenza è quella della semplificazione e il design contemporaneo.

Ancora nella categoria “Ambiente”, l’astuccio Pack derivato dai fagioli di Lucaprint è stato premiato dalla giuria per il forte contenuto innovativo, grazie all’impiego di un nuovo materiale ottenuto con utilizzo di scarti non commestibili. Si tratta, quindi, di una soluzione lungimirante che predilige la filiera corta.

Ultimo ma non ultimo in questa categoria, Vimar è stata premiata per un sacchetto ultraleggero in polietilene per prese. Applicato al settore di beni di consumo durevoli, il packaging presenta una notevole semplificazione, passando da un blister a un semplice sacchetto, risultando accessibile, equilibrato e sostenibile. La giuria ha apprezzato come un unico prodotto consenta di risparmiare materia prima, di utilizzare riciclato, di facilitare riciclo e di ottimizzare la logistica.

PET Engineering è stata premiata nella categoria “Quality design” per la bottiglia 9.3, bottigliain PET per birra pastorizzata, che si presenta leggera, economica e moderna. Per la giuria la bottiglia ha un design di grande equilibrio e pulizia, tradizionale nell’immagine e innovativo nel materiale. Offre un servizio al consumatore grazie al tappo che non necessità accessori per l’apertura ed è contemporanea e accessibile.

Nella sezione “Tecnologia” primo premio ex aequo a Sealed Air per Gamma Cryovac Sealappeal e a Tubettificio Favia per ToBeUnique. Nel primo caso la giuria ha apprezzato l’impiego di un film sottile che garantisce pelabilità, anti-appannamento e immagine per prodotti da forno. Accessibilità, trasparenza e sicurezza ne sono le caratteristiche peculiari. Nel secondo prodotto è risultata vincente una nuova tecnologia di stampa digitale che consente una vestibilità grafica totale del packaging, dal corpo alla capsula, che risulta così lungimirante e informativo grazie alle ampie potenzialità comunicative.  

Infine, nella categoria "Over All", la giuria ha premiato Smilesys per Top Smile Lite, sistema di apertura e chiusura in PET per vaschette in plastica. Realizzato in collaborazione con Besana per il confezionamento della frutta secca, unisce la sostenibilità data dal risparmio di materia prima e la semplificazione del packaging al servizio al consumatore. Limita lo spreco del prodotto grazie a un sistema che permette alla confezione di essere richiusa efficacemente svariate volte, così da essere sostenibile, responsabile e sicuro.