È stato presentato recentemente a Trapani l’Annual Report 2015 di EcoTyre - consorzio specializzato nella gestione di raccolta e riciclo degli pneumatici fuori uso (PFU) derivanti dal mercato nazionale del ricambio - con i risultati conseguiti nel 2015 dal consorzio stesso nelle attività di ritiro, trattamento e recupero dei PFU a livello nazionale e presenta un’importante novità. Infatti, è stato dedicato un approfondimento ai cinque anni di operatività di EcoTyre, evidenziando i passi avanti compiuti dal consorzio nella tutela dell’ambiente con circa 25 milioni di pneumatici gestiti e oltre 100 mila missioni di ritiro in tutto il Paese.
Grazie a una sempre maggiore razionalizzazione e ottimizzazione della propria rete di raccolta, EcoTyre è riuscito negli anni a ridurre gli importi del contributo ambientale, definito sulla base dei costi di gestione dei PFU e declinato a seconda della tipologia di pneumatico trattato. Il contributo rispetto alla categoria autoveicoli (B1) negli ultimi cinque anni ha registrato una diminuzione costante, di oltre il 33%, grazie a un miglioramento continuo della logistica e dell’efficienza del servizio.
Il quinto anno di operatività di EcoTyre rappresenta un ulteriore momento di crescita per il consorzio. Nel 2015 si registra un aumento del 7,6% rispetto al 2014 nei PFU gestiti, per un quantitativo totale raccolto pari a 48 milioni di chilogrammi. Considerando l’andamento di raccolta per il 2015, i picchi più importanti si sono registrati nei mesi di maggio-luglio e di novembre-dicembre, in concomitanza con le fasi di maggiore attività dei gommisti per il cambio degli pneumatici estivi-invernali.
A confermare l’importante crescita riscontrata nel 2015 vi sono anche le missioni di ritiro, aumentate del 7,6% rispetto all’anno precedente. Le operazioni effettuate infatti sono passate da oltre 21 mila nel 2014 a oltre 22 mila nell’ultimo anno. Le Regioni in cui si raccoglie di più sono Piemonte, Lombardia e Lazio, seguito a brevissima distanza da Emilia Romagna.
Considerata l’importanza strategica del recupero dei PFU nel processo di gestione, EcoTyre ha deciso di avviare rapporti di partnership con strutture di eccellenza, in particolare 21 impianti, nell’ambito del trattamento degli pneumatici. Le sinergie avviate inoltre consentono la gestione dei PFU in una logica di prossimità, attraverso cioè la scelta delle strutture più vicine alla provenienza degli pneumatici in modo da limitare così il trasporto dei rifiuti. Inoltre, diviene più semplice amministrare contemporaneamente quantità variabili di PFU e individuare, in caso di specifiche esigenze di trattamento, l’impianto più idoneo.
“È appena terminato il quinto anno da quando EcoTyre ha cominciato a operare, ma considerando l’attività svolta sembra un periodo molto più lungo. Un percorso che ci ha portato in poco tempo a essere il primo consorzio in Italia per numero di soci, che ha gestito nei primi cinque anni circa 25 milioni di pneumatici con oltre 100 mila missioni di ritiro. Grazie alla nostra attività gli pneumatici possono davvero costituire un esempio di economia circolare: i PFU sono una vera e propria risorsa perché possono essere recuperati al 100%. La maggior parte viene triturata per produrre il “granulato di gomma”, un materiale di riciclo che può essere riutilizzato in una molteplicità di forme. Il mercato, tuttavia, non è ancora in grado di capire l’importanza di questo materiale e l’economicità del suo riutilizzo. Un fenomeno, poi, ci riempie di soddisfazione: si sta risolvendo la questione dei depositi di PFU abbandonati nell’ambiente anche grazie al nostro progetto PFU Zero, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente”, ha dichiarato Enrico Ambrogio, presidente di EcoTyre.
PFU Zero è il primo progetto nazionale di mappatura dei depositi abbandonati di PFU e ha l’obiettivo di individuare, attraverso le segnalazioni di enti locali, associazioni e cittadini, situazioni di abbandono. Ogni anno EcoTyre dedica una parte del proprio avanzo di gestione alla bonifica di alcuni dei depositi segnalati attraverso PFU Zero. Gli interventi di raccolta sono svolti in modalità gratuita e senza alcun costo per le amministrazioni locali. In meno di tre anni di attività sono stati raccolti oltre un milione di PFU attraverso circa 70 interventi straordinari in tutta Italia.