Secondo i dati resi noti da Cicloplast (l’istituto spagnolo per la promozione del riciclo di materie plastiche), nel 2015 la popolazione della Spagna ha riciclato circa 445 mila tonnellate di polimeri, registrando un incremento dell’8,3% rispetto al 2014. Il riciclo procapite si attesta sui 9,5 kg di materiale, quasi un kg in più rispetto agli 8,7 del 2014. Tale andamento, peraltro, è in crescita dal 2000, quando il dato per abitante era di ben 7 volte inferiore. A livello europeo, solo la Germania ha saputo fare meglio.
Il vantaggio del sistema attualmente in vigore in Spagna per la raccolta di plastica consiste principalmente nel cassonetto giallo, in cui possono essere gettati tutti i tipi di contenitori in plastica, sia rigidi sia flessibili, cosa che fino a ora non era ammessa nel resto d'Europa e che sta portando alcuni paesi ad adottare questo modello.
Le cinque regioni più virtuose, ovvero con il tasso di riciclo procapite più elevato rispetto alla media nazionale, sono i Paesi Baschi (12 kg), la Catalogna (11,5), la zona di Valencia (11,1), l’Andalusia (10,8) e la Castiglia-La Mancha (10,6). La Spagna - producendo in plastica riciclata il 42,5% del packaging complessivo - ha già superato, anzi quasi raddoppiato, l'obiettivo stabilito nel 2008 (22,5%). Tuttavia, il nuovo piano di economia circolare proposto dalla Commissione Europea al Parlamento Europeo e al Consiglio pone obiettivi più ambiziosi. In particolare, per i contenitori di plastica, l’asticella del riciclo è posizionata al 55% nel 2025.
Negli ultimi anni, il riciclo locale in ambito domestico (che è quello in cui converge oltre il 50% di tutta la plastica) è cresciuto del 6% all’anno.