Preservare l’ambiente. Questo il messaggio di “Washed Ashore”, mostra di opere d’arte in plastica post consumo nata presso la Oregon Gallery and Volunteer Workshop di Bandon, località balneare nell’Oregon, e periodicamente ospitata in varie città degli Stati Uniti, attualmente Washington e Denver. Lo scopo è quello di informare ed educare a un uso consapevole e sensibile della plastica e sulla sua capacità di apportare cambiamenti positivi nelle abitudini di vita di tutti, ma anche sui suoi effetti sull’ambiente, in particolare oceani, mari e fiumi, quando tali consapevolezza e sensibilità vengono meno.
Una delle 17 sculture dedicate al mare, Flash the Marlin è un pesce di 850 chili costituito prevalentemente da plastica raccolta sulle spiagge dell’Oregon. Per realizzarlo, oltre alle bottiglie in plastica, che nell’opera predominano, sono state utilizzate anche canne da pesca, scatole e sacchi di vario genere, con l’intento di stimolare la riflessione sui materiali post consumo e sull’uso che se ne può fare, compreso quello creativo e artistico.
Le opere sono state realizzate da un gruppo di artisti e volontari guidati da Haseltine Pozzi. Ex insegnante di Washington cresciuta a Bandon, di fronte alla vista dei rifiuti lungo le spiagge tanto amate ebbe l’idea di recuperare i materiali abbandonati dall’uomo o portati a riva dalle maree per farne delle opere d’arte e trasformare un problema in un’opportunità di informazione attraverso la rappresentazione degli esseri viventi che ne sono direttamente più colpiti: i pesci. In seguito, con l'aiuto di volontari intraprendenti, l'organizzazione creata dalla Pozzi ha realizzato oltre 65 sculture, che a oggi viaggiano per tutto il paese.