L’associazione che rappresenta l’industria della plastica elvetica, Swiss Plastics, ha diffuso le statistiche del settore, che risulta composto da circa 430 aziende, con 27 mila addetti e un fatturato che, nel 2015, ha superato i 9 miliardi di franchi svizzeri (registrando però un calo del 7% sul 2014), corrispondente a una produzione di 780 mila tonnellate di manufatti. Per il 2016, le attese sono improntate alla stabilità.
Edilizia e imballaggio sono i principali settori della trasformazione, con un consumo di polimeri rispettivamente del 44 e del 43% sul totale. Le tecnologie di trasformazione più diffuse sono lo stampaggio a iniezione (16% della domanda di materie prime), la termoformatura e l’estrusione (5% ciascuna).
Nel 2015, l’export italiano di macchine per materie plastiche e gomma verso la Svizzera ha sfiorato i 57 milioni di euro, confermando il trend al rialzo che ha caratterizzato l’ultimo quadriennio; nei primi nove mesi del 2016, le vendite hanno superato i 42 milioni, con una quota considerevole di linee di estrusione.
Di rilievo anche le importazioni del nostro Paese dalla Svizzera, che risulta quarto fornitore assoluto: nel 2015 hanno superato i 47 milioni di euro, per una quota del 6,25% sul totale. Le voci doganali preponderanti sono state gli stampi e le termoformatrici.