In base a un accordo siglato il 2 ottobre, Novamont fornirà alla catena della GDO britannica Co-op un nuovo tipo di sacchetti per la spesa in bioplastica compostabile Mater-Bi al posto di quelli in plastica tradizionale non biodegradabile. La decisione rientra nell'ambito di strategia etica avviata il 27 settembre da Co-op, grazie alla quale circa 60 milioni di sacchetti della spesa monouso, pari a quasi 340 tonnellate di plastica, verranno progressivamente eliminati. Il programma definisce le modalità di sostituzione da parte di Co-op UK dei prodotti in plastica monouso a proprio marchio e di riduzione dell'uso complessivo degli imballaggi in plastica entro cinque anni, oltre all'abbandono dei materiali difficili da riciclare, come la plastica nera.
I sacchetti per la spesa compostabili leggeri, che possono essere utilizzati per la spesa e riutilizzati per i rifiuti organici, verranno consegnati a circa 1400 punti vendita Co-op, inizialmente nei grandi centri urbani e in seguito nelle città più piccole e nei paesi in cui i sacchetti sono ammessi per la raccolta dei rifiuti alimentari. I nuovi sacchetti per la spesa avranno le stesse dimensioni, resistenza e prezzo (5 penny) di quelli in plastica tradizionale e sono stati sviluppati nell'ambito di una stretta collaborazione con tutta la catena di fornitura, che include un trasformatore italiano e il distributore dei sacchetti nel Regno Unito. Co-op prenderà contatti con le altre amministrazioni locali assieme a personale di Novamont UK per cercare di utilizzare i sacchetti in un maggior numero di punti vendita. Si tratta di un obiettivo fondamentale per contribuire a sensibilizzare maggiormente i consumatori a partecipare alle iniziative di riciclo dei rifiuti alimentari promosse dagli enti locali. Inoltre, Novamont organizzerà una campagna di comunicazione destinata ai consumatori basata sull'esperienza acquisita con altre importanti catene di distribuzione che utilizzano sacchetti per la spesa compostabili in Mater-Bi.
“I nostri soci e i nostri clienti si aspettano da noi che li mettiamo in condizioni di effettuare scelte più etiche e il nostro impegno va esattamente in tal senso. I sacchetti per la spesa sono espressamente progettati per aiutare gli enti locali nel riciclo dei rifiuti alimentari, sostenere l'impegno delle comunità e degli abitanti e ridurre l'inquinamento della plastica in modo mirato. In Novamont, Co-op ha trovato un partner riconosciuto per la qualità delle sue bioplastiche Mater-Bi e l'esperienza nella fornitura di sacchetti per la spesa compostabili certificati a numerose catene di distribuzione globali”, ha dichiarato Iain Ferguson, responsabile ambientale di Co-op.
“Novamont è stata costituita in funzione della bioeconomia circolare, della rigenerazione industriale di aree locali e della produzione di materiali di origine vegetale e compostabili alternativi alla plastica tradizionale derivante da fonti fossili. Questa iniziativa di Co-op UK prevede una forte adesione da parte delle principali regioni del Regno Unito, come Greater Manchester, per contribuire alla realizzazione di un sistema di raccolta e gestione dei rifiuti organici nel quale i rifiuti domestici si trasformano nuovamente in una risorsa attraverso il compostaggio industriale e domestico, come già avviene in città quali Milano, Copenhagen, Ginevra, New York, Parigi e San Francisco”, ha aggiunto Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont.
L'impegno di Co-op sul versante della plastica è finalizzato a rendere facilmente riciclabili tutte le confezioni col suo marchio entro il 2023. L'azienda ha promesso di utilizzare almeno il 50% di plastica riciclata nelle bottiglie, nei vasetti, nelle vaschette e nei cestelli entro il 2021. Tutte le confezioni in plastica nera e scura col suo marchio, comprese le vaschette nere per pasti pronti, verranno eliminate entro il 2020. Circa tre su quattro prodotti Co-op sono attualmente ampiamente riciclabili, dato che corrisponde al 95% dei suoi prodotti, misurati in peso. L'azienda ha ridotto la plastica difficile da riciclare, come i vassoi per la pizza, le vaschette per il sushi e le confezioni di pasti pronti, ma ha promesso di fare di più. La riduzione dell'uso della plastica, abbinata al nuovo impegno sul versante dei sacchetti per la spesa, equivale alla messa fuori produzione di 125 milioni di bottiglie in plastica per l'acqua.