Avviato l’1 gennaio 2019, il Progetto PUReSmart è coordinato dalla società belga Recticel, avrà una durata di quattro anni e beneficia del finanziamento di 6 milioni di euro da parte del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea. Il consorzio PUReSmart raggruppa una collaborazione tra nove soggetti di sei differenti paesi e promuove modalità di transizione dall’attuale ciclo di vita lineare dei prodotti in poliuretano a un modello di economia circolare.
I prodotti termoindurenti in poliuretano (PU), quali le schiume flessibili e rigide, sono di lunga durata, resistenti e utili in molte applicazioni. Si posizionano tra i sei materiali in plastica più importanti prodotti in tutto il mondo e promuovono il comfort e la sicurezza nella vita quotidiana. Rispetto ai processi di riciclo dei termoplastici, quello del termoindurente PU è ben più complesso e impegnativo. Il progetto PUReSmart esplorerà nuovi metodi, nuove tecnologie e approcci finalizzati a superare queste sfide e a trasformare il PU in un vero “materiale circolare”.
PUReSmart intende raggiungere un recupero del PU a fine vita superiore al 90%, con l’obiettivo di convertirlo in materia utilizzabile per materiali plastici sia nuovi sia già noti. Il consorzio del progetto svilupperà tecnologie intelligenti di separazione dei diversi tipi di PU in flussi distinti. Questi ultimi saranno quindi scomposti nei loro componenti di base utilizzabili come input per prodotti in PU o in materie prime per polimeri di nuova progettazione, che uniscano le durabilità dei termoindurenti con la circolarità dei termoplastici.
Il consorzio PUReSmart è nato da una collaborazione tra operatori dell’intera filiera della rilavorazione del PU e comprende sia soggetti industriali sia organismi di ricerca.