Il consiglio di amministrazione di Gefran, riunitosi il 13 maggio sotto la presidenza di Maria Chiara Franceschetti, ha approvato i risultati della società al 31 marzo 2019. Nel primo trimestre del 2019, i ricavi del costruttore di Provaglio di Iseo (Brescia) ammontano a 35,973 milioni di euro, registrando una crescita di 1,256 milioni di euro, pari al 3,6%, rispetto ai 34,717 milioni di euro dello stesso periodo del 2018. Tra gli elementi che hanno contribuito a tale incremento rientra anche l’acquisizione di Elettropiemme, avvenuta a gennaio 2019.

La suddivisione dei ricavi per area geografica mostra una forte crescita in Nord America (+26%, depurata dall’effetto positivo dell’andamento favorevole del cambio) e in Sud America (+16,4%), mentre si riscontra una contrazione delle vendite nei paesi europei non aderenti alla UE (-34,1%). La crescita registrata in Italia (+6,6%) è dovuta alla variazione dell’area di consolidamento per l’acquisizione di Elettropiemme, al netto della quale si registrerebbe una diminuzione delle vendite rispetto al primo trimestre 2018 (-2,4%).

La ripartizione dei ricavi per area di attività evidenzia una significativa crescita nel campo degli azionamenti (+12,5%), così come risultano in aumento le vendite di componenti per l’automazione (+9,8%), ancora grazie ai ricavi di Elettropiemme, senza i quali tali vendite si allineerebbero a quelle dello stesso periodo del 2018. Si rileva invece una contrazione delle vendite di sensori (-5,2%), localizzata principalmente nel mercato asiatico.

Il risultato netto del Gruppo nel primo trimestre 2019 è positivo per 2,548 milioni di euro, con una crescita di 312 mila euro rispetto ai 2,196 milioni di euro dello stesso periodo del 2018.

“Siamo soddisfatti dei risultati del primo trimestre, dove abbiamo conseguito ricavi in linea con l’anno precedente e marginalità operativa lorda in aumento. Al momento permane un clima di incertezza che interessa le principali aree di riferimento del nostro Gruppo, ma la nostra articolazione per business e la presenza geografica diversificata ci portano a prevedere di chiudere l’esercizio con ricavi in leggero aumento e marginalità operativa lorda in linea o in leggera flessione. Continueremo con il nostro piano di importanti investimenti in capitale tecnico ed umano, indispensabili per essere pronti per le sfide del futuro”, ha commentato Alberto Bartoli (foto sopra), amministratore delegato del Gruppo Gefran.