Contiene fino al 60% di materiale riciclato il nuovo packaging introdotto sul mercato da Crocco, il cui amministratore delegato Renato Zelcher (nella foto) ritiene che “la tecnologia per un packaging plastico ecosostenibile è matura, la sfida sarà produrre materia prima riciclata di qualità”. Lo speciale packaging ha ottenuto la certificazione di conformità per l’utilizzo del marchio Plastica Seconda Vita per film termoretraibili, neutri o stampati, che possono quindi contenere fino al 60% di plastica riciclata post consumo oppure dal 30% al 60% di plastica riciclata proveniente da scarto industriale e post consumo.
“Questa nuova soluzione presenta diversi impatti positivi. Il primo, evidentemente, è verso l'ambiente, perché il riciclo significa che si utilizza un materiale, o almeno una sua buona parte, più volte anziché una e questo comporta anche un'automatica riduzione della CO2 immessa nell'atmosfera. Il secondo è che per chi utilizza il nostro packaging, perché può comunicare al proprio cliente finale l'abbassamento del proprio impatto, senza contare che un packaging riciclato contribuisce a raggiungere, anche per il nostro cliente, i propri obiettivi di sostenibilità”, ha spiegato Zelcher.
Il packaging da Plastica Seconda Vita sarà in grado di garantire all’acquirente, sia essa un’impresa, la Pubblica Amministrazione o il consumatore finale, il rispetto del regolamento dell’Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo e l’utilizzo di materiale riciclato con relativa rintracciabilità. Il tutto certificato da un ente terzo, SGS Italia, che prevede, come da regolamento, una sorveglianza continua della correttezza del processo.
“Questa ulteriore garanzia per il consumatore si inserisce nel più ampio progetto di Crocco per la sostenibilità del packaging plastico denominato Greenside, per cui grazie a un processo di ecodesign collaborativo, riusciamo a fornire un packaging limitando al massimo l’impatto ambientale, addirittura arrivando ad avere un impatto zero dal punto di vista delle emissioni di CO2. Quindi da oggi si può avere non solo un packaging carbon neutral, ma anche un imballaggio certificato fino al 60% di utilizzo di materiale riciclato.
Questa tipologia di prodotti salubri ed ecosostenibili è già disponibile a livello commerciale: insomma, la tecnologia per farli c’è già. Le sfide per il prossimo futuro saranno legate alla disponibilità di materiale rigenerato post consumo di qualità necessario per poter arrivare a prodotti con questo livello di sostenibilità ambientale a prezzi competitivi. Per arrivare a un risultato ambizioso per l’ambiente e sostenibile per le tasche di ogni consumatore è necessario che venga sempre più ottimizzata la circolarità dei processi di recupero, selezione e riutilizzo della plastica a livello sia industriale che privato”, ha concluso l’amministratore delegato.