(Foto Cefic)

Il rapporto "The Carbon Managers: Modelling Possible Pathways for the EU Chemical Sector's Transition Towards Climate Neutrality and Circularity with iC2050" pubblicato da Cefic esamina come attuare la transizione verso una chimica circolare e a impatto climatico zero. Il rapporto è stato sviluppato utilizzando lo strumento di modellazione iC2050 di Cefic e presenta vari scenari fattibili basati sui dati che illustrano un settore chimico circolare e a impatto climatico zero.

Lo strumento di modellazione iC2050 copre oltre 70 tecnologie, 100 materiali diversi e 450.000 vincoli e parametri. Grazie a ciò, il rapporto offre un'ampia panoramica su diversi scenari dettagliati, che esaminano le condizioni abilitanti (elettrificazione, idrogeno, cattura del carbonio, biomassa, riciclo) e gli obiettivi politici imposti; soluzioni circolari che sottolineano il ruolo delle materie prime alternative, come i rifiuti riciclati, la CO2 catturata e la biomassa come fonti chiave di carbonio; approfondimenti economici sulle risorse e gli investimenti necessari per la transizione.

Il rapporto di Cefic è il risultato di una lunga collaborazione con esperti del calibro di Deloitte France, TNO, CE Delft e ICIS e i suoi risultati offrono spunti preziosi per un'ampia schiera di stakeholder. Spunti che possono aiutare a guidare la transizione dell'industria chimica europea, salvaguardandone la competitività e rafforzando l'autonomia strategica dell'Europa. 

Esso riflette anche le complessità del futuro percorso su cui sarà impegnata l’industria chimica, riassunto in alcuni punti chiave:
- la neutralità climatica e la circolarità richiedono un approccio integrato, poiché non esiste una soluzione che possa essere "miracolosa"; elettrificazione, materie prime di origine biologica, riciclo chimico e cattura dell’anidride carbonica devono operare insieme in maniera complementare;
- le strategie di riduzione sono interconnesse; limitare l'accesso a determinate tecnologie, fonti di energia o materie prime mette ulteriore pressione sulle restanti opzioni, richiedendo attenti compromessi; 
- l'industria chimica è basata sulle molecole e continua a dipendere dal carbonio; garantire l'accesso a fonti di carbonio alternative è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica e circolarità;
-le materie prime non fossili a base di carbonio svolgono un ruolo fondamentale, ma le misure adottate possono avere un impatto climatico positivo solo se vengono attuati i fattori abilitanti necessari; 
- la competitività non è il focus principale del rapporto; tuttavia, è un pilastro fondamentale che influenzerà la capacità del settore di effettuare con successo la transizione; per realizzare questa transizione saranno necessari notevoli Capex (spesa di capitale) e Opex (spesa operativa), così come una chiara visione per attrarre investimenti in Europa.

"Il percorso di trasformazione offre l’opportunità all'industria chimica europea di realizzare la sua ambizione di un futuro circolare e climaticamente neutro. Non esiste un unico percorso da seguire. “Carbon Managers”, il culmine di anni di sforzi e competenze, evidenzia diversi percorsi, tecnologie e soluzioni complementari che possono essere implementate. Ci auguriamo che possa dare ispirazione a tutti gli stakeholder per immaginare tutte le possibilità che ci attendono", ha dichiarato Florie Gonsolin, direttore dei progetti di trasformazione industriale di Cefic.

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