Il futuro sarà sempre più elettrico: la mobilità sta progressivamente abbandonando i combustibili fossili per trarre energia motrice dalle batterie. Nel 2020 il mercato delle auto elettriche e ibride è cresciuto del 40%, mentre si stima che entro il 2030 nel mondo saranno venduti 230 milioni di veicoli elettrici.
Fattore determinante di questo successo planetario dipende sicuramente dall’evoluzione delle batterie di ultima generazione che consentiranno migliori prestazioni e tempi di ricarica sempre più brevi. Sul fronte produttivo, le industrie stanno lavorando a nuove tecnologie e materiali innovativi per incrementare la produzione in scala a tempi e costi ridotti, velocità di assemblaggio più elevate e prestazioni maggiori.
Covestro con i suoi polimeri ad alta tecnologia da tempo collabora con le maggiori case produttrici di batterie per affrontare insieme questa sfida senza precedenti nel campo dell’industria automobilistica che porterà indubbi vantaggi sul piano della sostenibilità ambientale e della riduzione dei combustibili fossili.
Polimeri per batterie sempre più piccole e leggere
La leggerezza gioca un ruolo fondamentale nella mobilità a trazione elettrica o ibrida. Meno peso da spostare significa meno energia utilizzata. Per questo l’uso di polimeri risulta vincente in tutta la componentistica auto: dalle vetrature alla carrozzeria, dalla componentistica alle batterie. I laboratori Covestro hanno messo a punto una miscela di PC/ABS. Questo materiale termoplastico a base di policarbonato e composto di acrilonitrile, butadiene e stirene, ha una densità inferiore di circa il 10% e possiede elevate proprietà meccaniche, elettriche e termiche. In un progetto denominato Sonnenwagen, Covestro, in partnership con la RWTH Aachen University, ha sperimentato questo materiale con ottimi risultati per pacchi batteria che alimentano un’auto da corsa. Lo stesso materiale in PC/ABS è stato poi utilizzato da Henkel per la creazione di nuove batterie dal design innovativo.
Le lastre in policarbonato misto possono essere lavorate facilmente rendendo possibile la produzione di scala. Inoltre, rispetto ai materiali semicristallini, le materie plastiche amorfe come i policarbonati, hanno il vantaggio di essere praticamente esenti da ritiro nel processo di stampaggio a iniezione e hanno un assorbimento d'acqua molto basso. Ciò facilita la progettazione di componenti a pareti sottili e privi di distorsioni.
Nel settore dei vani batteria, Covestro è stata in grado di fornire la prima copertura a base di policarbonato. La batteria ha ottenuto un peso inferiore del 20%, mentre sul fronte della produttività si è arrivati ad aumentarla fino al 50%. Rispetto all’uso di pezzi stampati in lamiera, dunque sono stati migliorati sia costi che prestazioni.
Per saperne di più visita la pagina Materiali innovativi per batterie delle automobili elettriche e ibride (covestro.it)