Il Premio Nobel per la Chimica 2021, assegnato il 6 ottobre, è andato al tedesco Benjamin List (a sinistra nella grafica) e al britannico David W. C. MacMillan per lo sviluppo dell’organocatalisi asimmetrica, un nuovo tipo di catalisi che permette di utilizzare molecole organiche con una procedura più semplice ed efficace e che ha avuto un grande impatto sulla ricerca farmaceutica e ha reso la chimica più verde.
Molti ambiti di ricerca e molti settori industriali dipendono dalla capacità dei chimici di costruire molecole in grado di formare materiali elastici e durevoli, immagazzinare energia nelle batterie o inibire la progressione delle malattie. Questo richiede l’uso di catalizzatori, sostanze che controllano e accelerano le reazioni chimiche, senza diventare parte del prodotto finale. I catalizzatori sono quindi strumenti fondamentali per i chimici, ma i ricercatori hanno creduto a lungo che ne esistessero solo due tipi: metalli ed enzimi.
Benjamin List e David MacMillan nel 2000, con studi indipendenti l'uno dall'altro, hanno invece sviluppato l’organocatalisi asimmetrica, che si basa su piccole molecole organiche. I catalizzatori organici hanno una struttura stabile di atomi di carbonio, a cui possono attaccarsi gruppi chimici più attivi. Questi contengono spesso elementi comuni come ossigeno, azoto, zolfo o fosforo. Ciò significa che questi catalizzatori sono sia rispettosi dell'ambiente che economici da produrre.
Entrambi classe 1968, Benjamin List è nato a Francoforte, dove si è laureato nel 1997, e dirige il Max Plank Institute specializzato nella ricerca sulla catalisi, mentre David W. C. MacMillan è nato a Bellshill, in Gran Bretagna, si è laureato all'Università della California nel 1966 e insegna nell'Università di Princeton.